Della
tua Pazienza non ho mai approfittato,
all’inizio
la vedevo un po’ scarna
ma
nutrivo Fiducia nella tua Bella Persona,
nelle
tue Capacità
che mai
han disatteso
le
mie forse troppe aspettative.
Sgranavi
gli Occhi, sbuffavi e t’irritavi
ma
io ero lì innanzi a Te per dirti
ch’ero
e che sono dalla tua stessa parte,
che
prendertela con me
era
ed è come il tuo farlo con Te.
Abbiamo
instaurato un Rapporto Vero,
Bello
e Sincero,
basato
sulla Lealtà.
Sentivo
la tua Pazienza sulla pelle,
sulla
mia pelle ho sentito il tuo Respiro.
E
mi piaceva quell’Autentica Calma,
quasi
Magica,
frutto
del nostro Umano Sentire:
cambiato
io sono, migliorato Tu m’hai,
insieme
ci siamo migliorati a vicenda.
E
mi stupivo di quest’Umano Rapporto,
messo
in piedi partendo da me:
eppur
è questo il Bello tra noi,
abbiamo
costruito insieme Qualcosa,
un
Umano Sentire.
Un
peccato sarebbe soffocarlo
al
suo precoce nascere indifeso,
quasi
un aborto d’Affetto Sincero,
forse
anche un abbozzo di Passione
soffocata
e mozzata.
Eravamo
amici?
O
eravamo qualcosa di più?
Di
certo m’attribuivi due ruoli, mai distinti
se
non poche volte arrivate o mai trascorse
per
questo fraintendimento,
quest’incomprensione
ch’in
tutti i modi cercavo di deviare.
Ma
sono fiero di Te,
sono
certo d’essermi distinto
e
me l’hai detto, anche se poi me l’hai negato
in
preda al tuo orgoglio,
con
i fatti te l’ho anche dimostrato.
Il
mio timore è una foglia che trema
dinanzi
alla tua d’allora scarsa Pazienza
(Ti
Ringrazio perché m’hai sopportato),
ed
alla frenesia della tua Vita
che
non lascia uno spazio per me.
Della
tua Pazienza non ho mai approfittato,
alla
fine ne ho riempito il mio respiro
e
s’è alimentata di me e io di Te:
Ti
Ringrazio perché, quasi un Gesto Gratuito,
impedito
m’hai di dartela indietro.
Lo
apprezzo e te ne sono Grato,
anche
se mi brucia dentro,
perché
viene da Te.
Poesia
scritta il 4 maggio 2014
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