domenica 4 maggio 2014

Sulla mia pelle




Della tua Pazienza non ho mai approfittato,
all’inizio la vedevo un po’ scarna
ma nutrivo Fiducia nella tua Bella Persona,
nelle tue Capacità che mai han disatteso
le mie forse troppe aspettative.

Sgranavi gli Occhi, sbuffavi e t’irritavi
ma io ero lì innanzi a Te per dirti
ch’ero e che sono dalla tua stessa parte,
che prendertela con me
era ed è come il tuo farlo con Te.

Abbiamo instaurato un Rapporto Vero,
Bello e Sincero,
basato sulla Lealtà.
Sentivo la tua Pazienza sulla pelle,
sulla mia pelle ho sentito il tuo Respiro.

E mi piaceva quell’Autentica Calma,
quasi Magica,
frutto del nostro Umano Sentire:
cambiato io sono, migliorato Tu m’hai,
insieme ci siamo migliorati a vicenda.

E mi stupivo di quest’Umano Rapporto,
messo in piedi partendo da me:
eppur è questo il Bello tra noi,
abbiamo costruito insieme Qualcosa,
un Umano Sentire.

Un peccato sarebbe soffocarlo
al suo precoce nascere indifeso,
quasi un aborto d’Affetto Sincero,
forse anche un abbozzo di Passione
soffocata e mozzata.

Eravamo amici?
O eravamo qualcosa di più?

Di certo m’attribuivi due ruoli, mai distinti
se non poche volte arrivate o mai trascorse
per questo fraintendimento,
quest’incomprensione
ch’in tutti i modi cercavo di deviare.

Ma sono fiero di Te,
sono certo d’essermi distinto
e me l’hai detto, anche se poi me l’hai negato
in preda al tuo orgoglio,
con i fatti te l’ho anche dimostrato.

Il mio timore è una foglia che trema
dinanzi alla tua d’allora scarsa Pazienza
(Ti Ringrazio perché m’hai sopportato),
ed alla frenesia della tua Vita
che non lascia uno spazio per me.

Della tua Pazienza non ho mai approfittato,
alla fine ne ho riempito il mio respiro
e s’è alimentata di me e io di Te:
Ti Ringrazio perché, quasi un Gesto Gratuito,
impedito m’hai di dartela indietro.

Lo apprezzo e te ne sono Grato,
anche se mi brucia dentro,
perché viene da Te.


Poesia scritta il 4 maggio 2014

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