Cinquantacinque
minuti
a
cinquecentocinquantacinque giorni
senz’abbracciarti,
senz’accarezzarti
né
baciarti.
Cinquantacinque
minuti
a
cinquecentocinquantacinque giorni
senz’a
me stringerti,
senza
io viverti
né
sorriderti.
Quest’il
tempo
che
ci separa d’allor,
da
quella Serata
tanto
lontana
in
cui ti dimostrai’l mio Amor.
Quest’il
tempo
ad
imbatterc’impiegato
a
questo semaforo per caso,
non
più ad un bivio,
mentr’innanzi
a Te passavo.
Che
cosa dir vorrà?
Fermati
a me innanzi...!
Ricordati
di me...!
E
tu che m’augurasti,
in
preda’l tuo rancor,
cinquecento
ai miei cinquanta già
giorni
d’agonia,
mentr’eri
da me via...
Cinque
come Shiva,
come
del cosmo gli elementi,
cinque
com’i sensi,
i
miei sensi da Te affascinati,
sedotti
e conquistati.
Cinque
come punte d’una stella,
d’una
stella come Te,
che
cospargi
la
tua polvere di stelle
nell’aria
ch’io respiro.
Tu
ci sei, s’allor io ti respiro.
Io
ti vivo,
io
a Te aspiro,
io
ti sogno e ti rivoglio.
Ti
desidero con me.
Poesia
scritta il 6 agosto 2015