martedì 23 giugno 2015

Chimica dell'Amore




Al Piccolo Chimico,
con cui mi divertivo da piccolo
a testare sostanze, a crearne di nuove,
allenando così per la scienza
il mio fedel interesse.

Ai teorici atomi
attorno cui, come mosche,
ronzan elettroni, anioni e cationi,
e composti lor da nucleoni,
protoni e neutroni.

Alla tavola periodica,
metalli, semimetalli, non metalli,
che ritornan poi da dov’essi son venuti,
andando pur essi anch’a posarsi
su quest’azzur pianeta.

Ai solidi, ai liquidi,
ai gas, nobili o non nobili,
che tutto quanto compongon il creato,
sia esso tutto vispo e vivente
o pur anche inanimato.

Alle molecole d’ossigeno,
l’aria del nostro respiro vivo,
con l’idrogeno l’acqua di fonte viva,
cui noi andiamo poi a dissetarci
per respirar l’ossigeno.

Alle molecole organiche,
della vita le artefici assolute,
avvio han dato ad ogni essere vivente,
animale o vegetale o fungo
o batterio, anche virus.

A Madre Natura,
della natura la Madre,
ed anche a Dio che sta Lassù,
di nostra Madre Natura
e pur nostro il Padre.

Al nulla dentro questo mondo,
al vuoto ch’Ella m’ha lasciato
nello spazio come nella mente,
alla Particella di Dio,
ch’il tutto spiega.

Alle formule chimiche,
agli albori del mondo create
con leggi chimiche dal cosmo guidate
da quel Dio non fatto d’atomi
ma poi forse d’Amore.

All’amore del cosmo,
la chimica, al mio Amore per Lei,
al Piccolo Chimico ora diventato grande,
un soffio di vita è l’Amor ed il cosmo fa girar,
pura chimica anche lui ma non d’atomi composto.

Al Vero Amore,
ch’è chimica, ma non solamente:
è Esso, il Vero Amore, della vita il motore
e di lei che conduce
il sapore.


Poesia scritta il 23 novembre 2014

domenica 21 giugno 2015

La più Grande Felicità Esistente




Non so dove sei,
so sol che t’abbraccio nel mio cuore.
Non so con chi sei,
so sol che ti porto ovunque vado.
So ben poco di Te,
se non che sei la Più Bella in Assoluto.
Non so cosa fai
ma mi basta sapere che ci sei.

La foto è una movida
ma è bellissima
perché l’hai fatta Tu.

Col pensiero a Te rivolto
ho il duemilatredici lasciato
ed il duemilaquattordici accolto.

Come di risposta per Natale,
a Te va il mio augurio più vitale:
sperando ardentemente
nell’onor di dartele personalmente
e di contribuirvi attivamente
ma non solo concretamente,
per questo duemilaquattordici
ti auguro
le cose più Belle,
ogni Bene
e la più Grande Felicità Esistente.


Augurio scritto il I gennaio 2014
e riproposto il I gennaio 2015 e 2016

sabato 13 giugno 2015

La ferita




Dieci mesi senza più vederti,
mi chiedo se mai più ti rivedrò.
Dieci mesi senza respirarti,
annaspando forte senza Te.
Eri per me la vita,
la Vita allo stato puro,
ch’io non ho più,
e m’assale nostalgia...

Per la sorte del destino,
il mio numero è ventotto,
un numero in sé neutro,
la data in cui son nato.
E lo rendesti, per un anno,
a Bellissimo da Bello
venendo, quella sera, a casa mia,
facendomi sognare.

Ma smettemmo di vederci
ch’or son dieci mesi,
era il ventotto
e tal mio numero, da neutro,
che Tu rendesti positivo,
m’hai Tu reso negativo.
Si ristabilirà, io mi chiedo,
delle cose l’ordine?

Passati sono dieci mesi,
mi chiedo se m’odierai ancora.
Non conviene che ti cerchi,
m’incolperesti com’allora.
Passati sono dieci mesi,
ho ancor sì voglia
d’abbracciarti com’allora.
Ancora.

E io spero di poterti rivedere,
di poterti forte riabbracciare
quando Tu capito avrai
ch’il mio male da Te viene,
ch’or più mal mi fai che Bene.
Perché una ferita diventata sei,
una ferit’aperta non rimarginata,
da sol impossibile da cauterizzare.

E sempre brucerà,
se Tu non la cauterizzerai:
brucerà di Dolcezza e nostalgia,
brucerà d’Amor e malinconia
a ricordar i Profondi e Dolci Occhi tuoi.
Ed allor io sper ch’il ventotto tornerà,
com’allora, a far risplendere
la sua Immensa Maestà.

Chiamalo Tu fragilità,
sto lottando io per Te.
Chiamalo Tu debolezza,
non deridere mai più me.
Sto facendo l’impossibile
senza nulla poter fare.
Perché il massimo è per me Amarti,
è Tutto quello che so fare.


Poesia scritta il 28 novembre 2014

domenica 7 giugno 2015

De veritate - Qualcuno




La verità
è ch’io non son felice
perché più a sorridermi non sei
con i Verdi Occhi tuoi,
il Dolce Sorriso tuo.

La verità
è ch’in ogni sorriso,
in ogni sguardo a me rivolto
io cerco sempre
un po’ di Te.

La verità
è che con me io ti vorrei
e ch’invece amaramente ti rimpiango
perché oramai accanto a me
tristemente non ci sei.

La verità
è ch’ora tutto mi fa male
e che sol Tu lo rendevi Grandioso
con la tua Unica, Insostituibile
e Magica Presenza.

La verità
è già in sé bollente,
è lampante, incandescente,
ma è ben poca cosa
senza Te.

La verità
è solamente la
metà di codesta per me
inevitabil ed innata
senza Te realtà.

La verità
è ch’io son triste
perché ivi Tu non sei
a farmi sentir
Qualcuno.

La mia verità sei Tu.


Poesia scritta il 4 giugno 2015