sabato 28 giugno 2014

Dove sei???




Dove sei???

Senza perder Dignità
tra lacrime e campanelli,
attese ed appostamenti,
ovunque ti cerco
in tutti i luoghi possibili
in questa notte buia
e non ti trovo.

Dove sei???

Ad assistere io vengo
agli eventi in discoteca
sperando di rivederti
e non ci sei.

Dove sei???

Non è facile per me
far quel passo
di cercarti proprio lì,
nel trambusto e tra la folla
senza capir una parola.
Ma per vedere Te lo faccio
superando me stesso,
quest’è l’effetto che mi fai,
ed in capo al mondo
io andrei anche
per ritrovarti e rivedere
il tuo Magico Sorriso.

Dove sei???

Cinque mesi
che non ci vediamo,
diciassette mesi
che ci conosciamo:
di rivederti questa notte
io speravo,
che fosse questa la volta buona
io speravo.

Dove sei???

Ho nostalgia
di Quelle Serate,
ho nostalgia
di Quei Momenti insieme a Te.

Mi manchi troppo,
mi manchi sempre di più
e non di meno,
anche s’il tempo
passa esasperante...


Poesia scritta il 28 giugno 2014

giovedì 26 giugno 2014

Incredibile!




L’anno scorso era il miglior,
il miglior della mia vita, c’eri Tu;
quest’è della mia vita l’anno peggior:
più non ci sei e io sto male

senza Te...

Di ritorno da Verona
Tu Buon Anno m’augurasti:
ch’aiutarmi dovevi ti risposi
a farlo esser tal e buono.

Credibile non sei,
fatto non l’hai
ed al mio sconforto
poi lasciato m’hai!
Credibile non sei,
sei semplicemente
incredibile!

E io che ti spiegai
di tal risposta il senso...
Invano, manco così capita l’hai!
Me ne pento, ed ancor più d’averti persa.

Allo stesso modo mi dicesti
ch’una bella persona io ero
ma credibile non sei:
da sol ancor lasciato m’hai!
Credibile non sei,
sei semplicemente
incredibile!

È per questo che Bene io Ti Voglio:
incredibile Tu sei!
Quante volte sorrider t’ho fatta
dicendotelo...


Poesia scritta il 25 giugno 2014

martedì 24 giugno 2014

Ti chiesi s'eri felice




Quella sera ti chiesi s’eri Felice
perché io assai tenevo a che Tu la fossi.
Quella sera stessa io ti chiesi s’eri Felice
perché davver a cuor a me stava il tuo Sorriso.
Sempre quella stessa sera io ti chiesi s’eri Felice
perché Tu mi rendevi tal e io volevo ricambiare.

Anima Speciale, reso m’hai l’Uomo più Felice
quando Tu nella mia Vita eri presente,
anche se mia non eri ufficialmente.
Ma reso m’hai pur il più infelice
da quando nella mia vita
più non ci sei.

La Felicità è volatile
e forse Felice Tu non eri,
coglier Felicità Tu non sapevi.
Io m’accontentavo di poco assai,
d’un poco che Tu non hai capito mai,
ed ero Felice anche sol per Quegli Attimi tra noi.

Ero Felice, sì,
ero l’Uomo Più Felice,
ero il Più Felice della Terra
perché su questa Terra c’eri Tu,
mia Adorata Anima Speciale:
ero Felice perché c’eri Tu.

Ero Felice anche per Te,
che sembravi esser sì contenta
d’aver in me trovato un Amico Sincero:
anche se con me non sempre ti confidavi,
avevi accanto me e io avevo accanto Te
e questo era già Tanto e mi bastava.

Quest’era la Bellezza
del nostro Piccol Grande Rapporto
scaturito da una situazion così singolare,
il semplice conoscerci e darci vicendevolmente
una soddisfazion che rasentava la Felicità,
piccola o Grande ch’essa fosse.

Ero Felice accanto a Te,
a qualcosa di più avrei io aspirato.
Ma grandemente me ne accontentavo,
mi facevo bastar quel poco ch’era già Tanto:
al tuo Buoncuor nemmeno io comandar potevo
ed ero felice così.

Per questo, e nient’altro,
quella sera io ti chiesi s’eri Felice:
ci pensasti, nemmeno Tu stessa l’ sapevi,
e poi mi dicesti che stavi “normale”.
Fu allor che, senza esitar, decisi
di darti la mia, di Felicità.

Perché Tu,
Anima Speciale,
eri la mia Felicità
ed ancor io ad Essa
non riesco a rinunciar:
vorrei ch’ancor Tu lo fossi

com’a quel tempo,
sempre più lontano da noi...


Poesia scritta il 24 giugno 2014

sabato 21 giugno 2014

Il Sole dietro la porta




Penso a come sarebbe bello
s’un giorno Tu suonassi alla mia porta
e io, aprendo, stupito ti vedessi
in tutta la tua Maestosa Beltà.

Penso a come sarebbe bello
se, presentandoti Tu alla mia porta,
potessi io riabbracciarti com’un tempo,
stringendoti forte d’Amor e Felicità.

Credo che piangerei, con lacrime
di Gioia o senza di tristezza non lo so,
ma piangerei per la Gioia di rivederti
e la soddisfazione degli sforzi premiati.

Piangerei per la Gioia arrivata
e per l’incomprensione passata.
Piangerei per la nostalgia avuta
e per la Rassicurazione raggiunta.

Mi chiedo se quel giorno arriverà,
assai ardentemente io lo spero,
e davvero sussulto ogni qualvolta
qualcuno mi suona’l campanello,

sperando che sia Tu,
Raggio di Sole.


Poesia scritta il 20 giugno 2014

giovedì 19 giugno 2014

Com'un tempo - Meravigliosa




Una Bella Persona Tu sei
ma non perdoni facilmente.
Una Fantastica Creatura Tu sei
nientedimeno che Meravigliosa.
Una Favolosa e Dolce Amica Tu eri
ch’in silenzio son io giunto ad Amar
più di quant’ami me stesso.

Tante cose or farei diversamente,
se sol indietro nel tempo potessi tornar.
Quant’innocenti silenzi lascerei passar
se sol nuovamente l’occasione avessi.
Quanti Abbracci tornerei a darti
se sol rivederti potessi.
Com’un tempo.

Sei un’Anima Autentica,
Autentica ma categorica,
perch’il Perdono non hai
facil ed a portata di mano.
Assai mi pento la tua Persona
d’aver offeso e d’averti persa
senza nemmeno averti. Ahimè.

Tante cose or farei diversamente:
voluto non avrei accanirmi al “cell” ,
facendo a Te la Pazienza smarrir;
farti saper non avrei mai voluto
di star mal ma me l’chiedevi,
e così a capir non giungesti
la profondità del mio mal.

Le cose così son andate,
indietro tornar non si puote.
Ma davanti a noi c’è un bivio,
le strade son tutte raggruppate
in detestabile odio e Vero Amore,
in apprezzabil Perdono e rancore,
e vorrei che Tu scegliessi la migliore.

Per Te, per me, per tutti e due:
perché, in fondo, l’incomprensione
è tra noi due, tra il nostro rapportarci.
E io accetterò le tue Assolute Condizioni
così come le vorrai, senza discuterle,
se sol a farti abbracciar tornerai.
Com’un tempo.

Le strette tue mi mancano,
gli Abbracci tuoi san di nostalgia.
Mi manca il tuo Profumo, il tuo Sguardo,
ogni cosa della tua Meravigliosa Persona.
Mi mancan le tue Magiche Mani addosso,
Tu sola lo sai quanto mi mancan le tue Mani.
Com’un tempo.

Ora ti rimpiango, come l’aria Tu mi manchi.
M’accorgo io d’Amarti, e d’Amarti Veramente,
ma l’importante è che Tu ci sia nella mia vita:
tutto il resto è secondario, ha minor valore,
compreso il come, anche se per il quando
vorrei non dover troppo aspettar.
Sì, mi manchi come l’aria...

Lodo l’Amor che nutro per Te
perché è tutto ciò che di Te mi rimane,
null’altro io ho che quest’Amore Puro.

Te ne sei andata senza nulla lasciarmi,
non una foto, non un ricordo che non sappia
di nostalgia, sol un bracciale sì e no regalo tuo:
ed ovunque io ti vedo, penso sempre sol a Te.
La mia vita dominata è dalla nostalgia di Te,
perché Tu sei una Creatura nientedimeno che
Meravigliosa.

Non t’ho idealizzata,
quel Ben era concreto.
E Tu m’aiutavi realmente,
davvero vi riuscivi divinamente.
All’improvviso non ci sei più stata
e io smarrito mi son trovato, privato
del mio riferimento Più Bello e Sublime.

Semplicemente Tu sei
una Persona Meravigliosa:
per il tuo ruolo, il mio Primo Amore,
mai e poi mai potrò io dimenticarti più.
Per questo fa così dannatamente male
il tuo Ricordo, perché Esso è innato
ma Tu, Anima Speciale Meravigliosa,

più non ci sei
e io soffro
senza Te.


Poesia scritta il 18 giugno 2014

domenica 15 giugno 2014

Dimenticarti non posso





Il mio Primo Amore sei stata,
il mio Primo Bacio t’ho dato,
dimenticarti non posso.

A Te fors’enormemente spaventa
la Splendida Parol “Amore”,
eppur Essa è del mondo
di certo la Parola Più Bella,
seppur avvertito m’avessi
di non innamorarmi di Te.

Ma è successo,
evitarlo non ho io potuto
ch’al cor che batte né Tu né io
possiam un ordine mai comandar.

Eppur con quella confidenza ch’avevamo
Tu sapevi ch'avresti diventar potuto
il mio Primo e Più Esclusivo Amore,
Tu sapevi ch’io più non avrei
potuto dimenticarti mai:
proprio nessuno c’era
prima di Te.

Il mio Primo Amore Tu sei,
il Primo Amore non si scorda.
Il mio Primo Amore Tu sei,
il Primo Amore ha l’esclusiva.
Il mio Primo Amore Tu sei,
il Primo Amore può ogni cosa.
E non ha Esso alcun bisogno
di sostegni o di supporti: Esso
di qualsiasi ostacolo è più forte,
s’autoalimenta ed è Forte di Se Stesso.

È il più debol per la sua scarsa esperienza
ma il più forte per la sua esclusività,
è il più neonato ed indifeso
ma il più Forte ricordato
e nessun lo supera,
perché perfetto è,
se non la nostalgia
di non averlo più con sé.
Sconsolato...

È questa la Magia della prima volta,
del Primo Bacio e del Primo Brivido,
quella di sapersi fare ricordare,
quella d’aver un’esclusività
ch’apprezzare Tu non sai.

Mi chiedo s’io mi sia sol
malamente via buttato
o se nemmeno questo
abbia per Te valor.

Il mio Primo Amore sei stata,
il mio Primo Bacio t’ho dato,
dimenticarti non posso.

Ogni Donna
a Te la confronto,
ancor io a Te penso
e, nonostante tutto,
non regge il confronto,
non regge la tua esclusiva,
non regge il primato ch’hai Tu,
non regge la tua Bellezza in ogni senso.

La tua Bellezza è ogni cosa per me:
essa era il mio Splendido Mondo
ed ancor vorrei che lo fosse
perché Tu, Anima Speciale,
sei e per sempre sarai
il mio Primo Amore.


Poesia scritta il 15 giugno 2014

venerdì 13 giugno 2014

Le monetine




Non c’è gioia
senza uno che vive,
per questo ti diedi
la monetina da un cent
e io tenni la “due”:
nulla sono

senza Te.

Te la diedi
in quella circostanza Gioiosa,
il penultimo giorno in cui ci vedemmo,
per la nostra “festa”:
per caso entrambe le trovai lo stesso dì,
davanti al supermercato e in chiesa.

Che significherà mai, io mi chiedevo?

Non c’è Vita senza la tua Vitalità,
non c’è Due senza Uno.
Non c’è Gioia senza la tua Felicità,
non c’è Uno senza Due.
E io che cercavo di dirtelo
in tutti i modi possibili,

invano.

Ci ho provato con la Gentilezza,
ci ho provato col Sarcasmo.
Ci ho provato con la Dolcezza,
ci ho provato con la Simpatia.
Ci ho provato con la Tenerezza,
ci ho provato con Intelligenza.

Invano

Tu sei l’Uno,
io sono il Due:
io sarò doppio
ma nulla sono
senza Te,
non c’è Due

senza Te.

Un arricchimento rimarresti
ma più non ci sei:
posso vantarmi
d’averti conosciuta
ma un nostalgico arricchimento sarà
al passato relegato

per la troppa sofferenza
che m’hai lasciato.

Mi manchi.


Poesia scritta il 12 giugno 2014

lunedì 9 giugno 2014

Sei la mia forza




Ti cerco in questa notte buia
e non ti trovo.
Ti cerco in questa notte buia
e non trovandoti ho paura.
Un Ercole coraggioso io sono
ma Tu sai disarmarmi
con un battito di ciglia.

Stringo i denti,
com’una foglia tremo:
ho paura perché non ti trovo
e perché sei la mia Forza
ma ti rendi assente
e più non ci sei.

Sfido il destino
e più paura io non ho
di front’al timor
di perderti davvero:
coraggio io mi fo
a cercar il tuo Sorriso
ovunque io possa trovarlo
in questa val di lacrime,
in quest’oscurità.

Esso è com’una fiaccola,
verso la Luce Esso mi guida,
e sbagliar non potrei mai
a distinguerlo
nemmeno tra miliardi
di sorrisi:
Esso è il frutto
della tua Unicità.

Ne ho bisogno,
del tuo Sorriso,
lo ammiro e lo venero,
è della mia vita il Trofeo:
non c’è Vita
senza di Esso,
non c’è Coraggio né Luce
senza il tuo Sorriso.
E m’ispira, mi spinge
a cercarlo per ritrovare
ciò ch’un senso dava
alla mia vita smarrita.

Esso è espressione
della tua Gioia
ed ancor
ed ancor
ammirarlo io vorrei
per sentirmi
com’un tempo Vivo.

E io m’aggiro nelle tenebre
di questa notte buia
e più paura io non ho
perché la mia Forza
sei Tu diventata,
col tuo Sorriso,
anche se ti rendi
assente e più non ci sei.

Non ho più paura
perch’il tuo Sorriso
è il mio Coraggio,
il tuo Sorriso
è la mia Forza
ed a cercarlo mi motiva
per far di nuovo
sorrider anche me.

Spero che ritornerai,
che mi farai tornare,
perché mi manchi
come l’aria
di questo respiro
ch’è un affanno
di Vita che non c’è più.


Poesia scritta il 7 giugno 2014