lunedì 29 dicembre 2014

Giulietta





Un anno fa
a Verona noi eravamo,
mi sentii un principe
a girare con Te accanto.

L’Amore vola
ed aggiunsi ch’è pur sordo,
e Tu ridesti, mentre dietro
un uomo ci ascoltava divertito.

E forse pure
ci credeva fidanzati,
non l’eravamo
ma lui ci guardava rispettoso.

La moglie aveva,
un passeggino con il bimbo,
ci guardava interessato
forse ricordando il suo passato.

Nessun pubblico quest’anno,
proprio storia non c’è stata:
solamente un dramma,
quasi quasi una tragedia.

Com’a Verona
con Giulietta e quel Romeo
oltre il balcone
sotto il quale ci appostammo.

Il Ricordo di quel Giorno
ormai giace nel mio cuore,
non so nel tuo,
anche se mi piacerebbe.

E ritornando
accostai sull’autostrada
per baciarti irresistibilmente,
a Mantova eravamo,

di Romeo la città dell’esilio,
della tristezza ch’ho sofferto:
Tu eri la Gioia
e non soltanto per un giorno.

E tal Ricordo
giace ora nel mio cuore,
laddove a chiave custodisco
la mia Giulietta per un anno e un giorno.


Poesia scritta il 29 dicembre 2014

giovedì 31 luglio 2014

Mon désir à Paris - Il mio sogno a Parigi




Paris, Ville de l’Amour,
Città degl’Innamorati
nell’Amor immersa ovunque vado:
due Innamorati mi ritrovo
dietro a me e davanti,
io pur lo sono
ma sono
senza Te...

Paris, Ville des Lumières,
Città delle Luci
pluricromatiche e folgoranti,
trasmetti gl’infiniti colori
della tua Vitalità
in ogni tuo angol e strada:
dei tuoi color io m’alimento
per il mio ego rinforzare.

Paris, Ville de la Mode,
Città della Moda,
il tuo stile in ogni angolo
del pianeta si riflette:
e pensar mi fai
a Colei que J’Aime
ed a quanto le saresti piaciuta,
oh Paris…

I tetti alti
e le vie caratteristiche
uniche sono di questa Città,
nella qual venir avrei voluto
con Te, Raggio di Sole,
mentr’il sole sui balconi si riflette
e la notte il suo calor trasmette
contr’il gelo dell’indifferenza…

Oh ahimè!

Se sol più modesto fossi stato,
se sol a conquistarti fossi riuscito,
se sol una carica in più ci avessi messo,
fors’ora sarei qui con Te, à Paris...
Ancor io lo spero,
davanti alla Tour Eiffel
abbracciarti tanto io vorrei
e la Città girar tenendoti per mano,

com’in questa Città
fa chi conosce l’Amor Vero.

Ça arrivera???
Je le désire si ardemment.


Poesia scritta il 30 luglio 2014

martedì 29 luglio 2014

Piove su Parigi




Piove su Parigi,
piove sul mio cuore,
scende sul mio cuore
un alone di tristezza
ch’or sei mesi sono
che non ti vedo

e non sei a Parigi
qui con me.

Piove su Parigi,
piove sul mio cuore,
scende sul mio cuore
una coltre di Speranza
perché spero presto
di rivedere Te,

cui teneramente
e ardentemente aspiro.

E sull’Esplanade
tutti allegri ballano
e così ugualmente io
avrei con Te voluto
ballar allegramente
il Ballo della Vita.

La fine della pioggia
ansiosamente aspetterò.

Piove su Parigi,
sorriso sul mio cuore,
lo rallegra finalmente:
intravvede da lontano
l’arco tutto colorato
d’un arcobaleno

incontaminato
e illuminato.

Piove su Parigi
ma la mia Speranza
si rafforza allegramente
e si distende fieramente
vedendo da lontano Te,
Raggio di Sole.


Poesia scritta il 28 luglio 2014

mercoledì 23 luglio 2014

Dove ci sei Tu




La mia patria è l’Italia,
la mia patria è la Francia
ambiguamente ho due patrie.
Valgo per due? No, valgo per zero:
nemmen a riabbracciarti son riuscito.

Amo l’omelette,
amo la baguette,
amo davvero tante cose
e tante persone di questo Paese
dove la fortuna di nascer non ho avuto.

Conosco il français,
l’accento ho français,
alcune usanze ho françaises
ma mi sento un piccol po’ estraneo
in un Paese nel qual non vivo e non ci sei.

Vivo sol dove ci sei Tu,
Splendore dei miei occhi,
Gran Bellezza del mio spirito,
vivo solo dov’un giorno lontano
nuovamente potrei forse riabbracciarti.

Le mie patrie non son queste,
la mia patria è il fantastico mondo
che Tu, con la tua raffinata e grand’Abilità,
a farmi apprezzar riuscita sei al superlativo,
al superlativo assoluto e relativo.

Non tolgo nulla all’omelette,
non tolgo nulla alla Tour Eiffel,
non tolgo nulla alla Città dell’Amor
dove condurti per mano avrei io voluto
così tanto ardentemente.

Non tolgo nulla alla baguette,
non tolgo nulla al Moulin Rouge,
non tolgo nulla alla Città della Moda
che tanto ti sarebbe piaciuta, se sol
indietro non ti fossi Tu tirata.

Principessa di Luce,
Mademoiselle à la mode,
Principessa Raggio di Sole,
nella Città delle Luci ti vo pensando
e com’una Stella Lontana m’indichi la via.

La mia patria è l’Italia,
la mia patria è la Francia,
la mia patria è sol dove posso
ritrovarti, riabbracciarti e stringerti
com’allora, fosse anche in capo al mondo:

dove ci sei Tu.


Poesia scritta il 22 luglio 2014

lunedì 21 luglio 2014

Il sentiero




Il mio Amore avrei voluto donarti,
per questo sentiero avrei voluto condurti,
fino in fondo.

Un bacio francese avrei voluto io darti,
a Parigi avrei voluto baciarti,
come sognando.

Sono francese, non vi hai fatto caso,
per un litigio fantasma m’hai abbandonato
senza uscita.

Eppur per questo sentiero
avrei voluto fino in fondo condurti
per farti sognare.

Questo sentiero coperto di verde
fin da piccolo affascinato m’ha sempre,
senza perché:

da esso uscivano immaginari cavalieri,
eroi, eroine e principi, la Principessa
Raggio di Sole sei Tu.

Com’in un sogno di principesse e cavalieri,
questo sentiero Te attende
per esser fino in fondo percorso.

Per questo sentiero fantasticato ho io sempre,
tra campi e ruscelli l’ho sempre percorso,
sempre sognando.

Sognando una Vita Felice
che partiva da un sentiero tortuoso,
simbol del mio difficile andare

per raggiungere Te nuovamente
e tornar a stringerti ed abbracciarti
com’allora,

un tempo cui bramo ed aspiro
sopra ogni cosa,
come non mai.


Poesia scritta il 21 luglio 2014

giovedì 17 luglio 2014

Volerò




Quel volo per Paris
dovevamo prenderlo noi,
io ti feci un regal
e Tu malamente rifiutasti:
ci vado ahimè
senza Te.

Paur ho sempr’avuto,
paura di perderti senz’averti
ma pur paura
di decollar e di volare,
di volar e di precipitare,
seppur decollar e volare
sia divertente.
Paur ho sempr’avuto,
paura di volar in aereo
ma non con le ali
che Tu mi dai.

Ma con Te,
senza Te
non ho più paura.

Paur più non ho
perché Tu non ci sei
e penso che,
s’io precipitassi,
non mi perderei
un granché!!!
Me lo son ahimè
già perso,
mi son perso Te
e sarebbe la quiete
a questo struggimento
senza Te.

Posso il mal di vol
accantonare
e godermi la volata:
divertimento allo stato puro!!!

Ma io voglio volare,
voglio volar insieme a Te,
e non solo divertirmi,
voglio volare
su in alto nel cielo con Te.

Volerò,
ti penserò
quando guarderò
quel sole alto,
in cielo, sopra le nuvole,
ch’i suoi raggi irradierà
verso me.

Io sarò con Te,
come sempre,
Tu sarai con me?
Ci sarai?

Volerò,
Raggio di Sole,
volerò
anche se paur io ho,
paura di volare
senza Te
ma non con Te.

Tu ci sarai,
così com’io sono con Te,
accanto a me t’immaginerò
e paur più non avrò.

Volerò
quando forse capirai
ch’io son sempre con Te
in ogni cosa:
volerò
quando ti stupirò
con questo semplice concetto
che non vuoi capire
né tantomeno far tuo.

Ma ho Fiducia in Te,
una Fiducia Totale,
ed ho anche fiducia
di prender, un giorno,
il volo insieme a Te.

Allor per davvero volerò,
volerò insieme a Te:
voleremo insieme.


Poesia scritta il 17 luglio 2014

domenica 13 luglio 2014

Teneramente




Un anno fa,
in un giorno come questo,
venivo a casa tua.
Un anno fa,
in un giorno di sole come questo,
ti sorprendevo
ancor una volta.
Un anno fa,
in un giorno di sole bello come questo,
era un dì di festa per tutti e due.

Allor era sabato, quest’anno è domenica
e Tu non ci sei, se non nei pensieri miei.
Io ci sono,
sono sempre con Te.

Un anno fa,
in un giorno come questo,
divoravamo la torta
che portato avevo
per festeggiare
Te e me
insieme a Te.
Un anno fa,
in un giorno di sole come questo,
con la coroncina t’incoronavo
Principessa Raggio di Sole.

Era Sant’Enrico imperatore
e Tu diventasti
Principessa Raggio di Sole!!!

Un anno fa,
in un giorno di sole bello come questo,
ti ritrovasti
incoronata Tu!

Qual emozione
al tuo farti incoronare
dandomi del pazzo
per la mia bella trovata!!!
Qual emozione,
temevo che piangessi,
ed il tuo rossore
mi spinse ad abbracciarti...

Teneramente,
così teneramente...
  
Com’eri Bella,
quant’eri Bella,
mi piacevi un sacco!
Quant’eri stata Dolce poi!
E quanto mi manchi adesso...
Quanto mi manca la tua Dolcezza,
dove è finita???

Dove sei?

Sarai dove in questo momento?
Che starai facendo?
Sarai in compagnia di chi?
Sarai Tu felice?

Vorrei festeggiarti anche quest’anno
e non me lo stai permettendo,
se non nell’anima,
nello spirito...
Vorrei riabbracciarti,
riabbracciarti com’allora...

Teneramente,
così teneramente...

Auguri...!


Poesia scritta il 13 luglio 2014

mercoledì 9 luglio 2014

Donna nel pallone




Donna nel pallone,
ch’incontrarmi non potevi
perché guardar la tivù dovevi...
Donna nel pallone,
sempr’al culmine
della moda e dell’eleganza...
Donna nel pallone,
ch’insegnato m’hai
a meglio appartener a questo mondo...
Donna nel pallone,
che migliorato m’hai
dall’aspetto all’essenza
all’eleganza...

Or la guardo io, la tivù,
e non so se tifosa Tu sia,
io lo sono di una squadra sola
(dopo te la dico!),
ma ch’ieri abbia vinto
la nazion del buon esempio
per la nostr’Europa
assai m’incoraggia.
Il fatto ch’abbia dimostrato
che col Dedito Impegno
si vince e stravince sempre
assai m’incoraggia.

Perché un Impegno è
come quel ch’ho preso in pugno
per raggiunger Te nuovamente,
è un Dedito Impegno in anima e corpo.
Come la vittoria nel Calcio,
uno sport che detesto perché violento,
quando giocato male tra spintoni e sputacchiate.
Come qualsiasi cosa, come qualsiasi Impegno.

Forse la nazion modello di questa confus’Europa
non vincerà, a breve l’ sapremo,
è presto per cantar vittoria ma
una vittoria l’ha giàottenuta,
come me:
l’avversario ha sbaragliato
troppo scontatamente per invincibile dato.
Come me,
che scontatamente m’escludevi,
quand’invece or mi sento per ricominciare forte.

M’incoraggia questo risultato,
perché, dulcis in fundo,
anch’io debol sono stato,
Tu lo sai, Anima Speciale:
tutti fragili siamo, siamo tutti umani,
ma rialzato io mi sono.
Da solo, come Tu volevi,
visto che lontano mi sei rimasta
per tutto il tempo
e ch’altra scelta Tu non m’hai lasciato:
forse con Te nella mia mente
ma pur sempre con le mie risorse
e senza il tuo intervento.
Sono forte,
or lo posso dire.
Appoggiato a Te io non mi sono,
se non nello spirito:
quand’io dicevo ch’un gradin Tu sei
e non una miserrima stampella...

Chissà se la mia Vittoria è vicina
come quella del pallone...?
Chissà se presto riabbracciarti io potrò,
stringerti a me e riallacciar insieme a Te...?

Tifo per una sola squadra,
adorata Anima Speciale,
la mia squadra del Cuore sei Tu
che, senza vederti da metà anno,
sei notte e giorno nei pensieri miei:
non so dove sei ma spero nella quiete,
non so cosa fai ma spero ciò che t’aggrada,
non so con chi sei ma spero con Persone Vere.
Di cui, teneramente, io vorrei far parte,
tuffandomi nel tuo Mondo.

Mi manchi.


Poesia scritta il 9 luglio 2014