Giacché, sarcasticamente parlando, nessuno mi ha intervistato in merito ai miei libri (e per fortuna, visto il mio profondo astio per i giornalisti!!!), ho pensato bene di rilasciare da me una riflessione: non si tratta, dunque, di un'auto-intervista (ci mancherebbe)!!! Forse per avere una vera e propria intervista dovrei vincere il concorso Il Mio Esordio Poesia 2016, ma sull'eventualità di candidarmi parlo più sotto...
È bello, dopo avere recensito un libro altrui, ricevere i ringraziamenti dell'autore stesso. Non succede sempre, bensì quasi solo con gli autori più anziani-saggi-maturi, però quando succede c'entra sempre il fatto che, stando a loro, coglierei nel segno esprimendo appunto ciò che essi stessi volevano così faticosamente comunicare.
È così che ieri sera ho "rivisitato" le mie recensioni, che sono arrivate a ben 43 senza che me ne rendessi conto (ebbene sì, 43 libri letti in poco più di un mese), e mi sono trovato, qua e là, a scoprire vari commenti che mi hanno commosso, di sicuro incoraggiato. Peccato che il talent-scout non sia un'attività retribuita, però sto pensando che potrei renderla tale, certo non sulla piattaforma di self-publishing che utilizzo.
Funziona così: con una recensione "azzeccata" altrui, un autore acquisisce visibilità, diventa relativamente "famoso", almeno nella community. Più è in visibilità (più è "famoso"), più è probabile che qualcuno ci butti l'occhio e, dunque, che compri una o più sue opere, ad ogni modo che si faccia conoscere. Per capire l'efficacia di una mia recensione, mi avvalgo dei commenti ricevuti ma, come detto prima, non ci sono sempre. Per cui lo faccio leggendo il numero delle condivisioni della recensione sui social network.
Solitamente, se la mia recensione è stata apprezzata, le condivisioni ammontano magari ad una ventina, a volte anche a meno. Ma ieri sera... ne ho trovata una condivisa ben 190 volte solo su Facebook!!! È una soddisfazione immensa, tanto più se così facendo si viene a conoscenza del mio nome, d'altronde stato sotto i riflettori per circa 40 giorni. Probabilmente moltissimi dei "millemila" autori della piattaforma lo conosceranno, giacché supporto tutt'ora circa 300 autori, al di fuori forse un po' meno.
Ad ogni modo, a partire dalla settimana prossima e per due settimane, i miei due libri avranno un piccolo spazio pubblicitario (una settimana ciascuno) sui siti L'Espresso, Kataweb, Repubblica (sezione Cultura e Spettacoli, nonché Trovacinema) e Le Scienze. In questo modo, spero di farmi conoscere anche fuori dalla piattaforma, d'altronde composta di soli autori (ed autrici).
In definitiva, dopo due libri pubblicati da solo ed altre sorprese (prossimamente sui vostri schermi!!!), dopo 40 giorni in classifica ed un mese in prima posizione (non delle vendite!!!), insomma... questa esperienza è stata una bella soddisfazione!!!
Penso però che non mi candiderò al concorso Il Mio Esordio Poesia 2016, perché dovrei comunque prima o poi cedere i diritti delle mie oltre 180 poesie (per non parlare delle altrettante illustrazioni, le prime delle quali createmi da Sabina Suman) e questo renderebbe vano lo sforzo finora fatto di pubblicare in self-publishing, giacché uno dei motivi che mi ha spinto a scegliere questo metodo è stata appunto l'intenzione di mantenere al 100% i diritti delle mie opere, oltre all'intento pienamente creativo di cui mi sono reso protagonista.
Passando ai commenti, il più bello che ho ricevuto è quello di pochi giorni fa su Lacrime di Parole ad opera dell'autore "Rubino", commento che riporto di seguito:
Stando al commento, le mie poesie sarebbero le più belle che questo autore abbia mai letto!!! Ma non intendo certo equipararmi ai Grandi della Letteratura, soprattutto nella settimana dei quattrocento anni esatti trascorsi dalla morte di Shakespeare!!!
Le mie poesie, come dico meglio nella prefazione di Lacrime di Parole, nascono dal dolore, dalla sofferenza, dal tormento sentimentale ed emotivo: come diceva il filosofo e scrittore francese Michel Eyquem de Montaigne e come cito nel libro, nonché in varie recensioni, "Scrivere non provoca tormento ma nasce dal tormento." Di fatto, i poeti felici che scrivono sono alquanto rari, se non inesistenti.
Il mio è un tormento per aver perso Colei che non mi sarei mai sognato di perdere, non dopo le tre eterne promesse che ci eravamo fatti. Ma, come si suol dire, la maniera più semplice per perdere una persona è darla per scontata: da allora, detesto le promesse. Sappilo, se mi stai leggendo, io non ti ho mai data per scontata.
Per me era sempre una prima volta diversa, come dico in numerose poesie. Non lo so perché ti ho persa, se non perché ho voluto dimostrati di tenere a Te, puro controsenso. Il bello è che la forza per risalire... mi è venuta da me stesso, giacché mi sei rimasta lontana per tutto questo tempo. D'accordo, sono tornato "in superficie" rammentando quegli intensi momenti insieme a Te, dunque facendo prezioso dono dell'energia che mi è venuta da essi. "Sublimandoli", come dico, e queste opere ne sono il risultato.
La recensione più apprezzata, quella dalle 190 condivisioni di cui dicevo prima, l'ho fatta al libro Musica del silenzio di Stefania Chiarlone, e ne riporto il link per chi voglia leggerla integralmente:
Stando invece al commento di "Rubino", le mie poesie sarebbero "musicali", anche se credo non tutte. Qualcuno, ultimamente, mi ha scritto che ho la musica nel corpo e la cosa mi ha fatto ridere, giacché sono sordo!!! Ma, tutto sommato, non si dice poi anche che siamo tutti un po' artisti?!? Una frase che mi ha ricordato la mia amichetta dell'asilo, che è artista di professione e che nomino all'inizio della prefazione di Lacrime di Parole. Se siamo tutti un po' artisti, mi dico, possiamo anche avere tutti la musica in corpo!!!
E, in quanto a musica, anche se non si tratta proprio di musica, la prossima sorpresa sarà "musica per le vostre orecchie"!!! Non so quando la sorpresa uscirà, ma credo abbastanza presto. Tenetevi aggiornati!!!
Grazie a tutti per la fiducia accordatami e la vostra pazienza per avermi letto fin qui!
