Un
anno fa,
per
il mio compleanno,
venisti
a casa mia.
Un
anno fa,
in
questo momento,
t’ospitavo
in casa mia.
Qual
Gioia mi lasciasti,
una
Gioia che quest’anno m’è
mancata.
Non
sapevo se crederci
ma
ci ho sperato, t’ho aspettata
ed
i tappeti ho io “steso”
per
il tuo eventual arrivo.
Ho
pulito, ho lavato,
nei
lavori di casa mi sono cimentato.
Bello
mi son fatto.
Invano.
S’ad
ottener stabilità
non
riesci mai
nella
tua vita che non decolla,
o
se decolla e poi atterra,
o
se decolla e poi le montagne russe essa fa,
è
arduo pulire per se stessi
(a
meno d’essere un ossesso della pulizia),
è
impegnativo cucinare per se stessi
(a
meno d’essere uno chef
nato),
è
privo di senso spaccarsi la schiena
per
far bella una casa
che
non ospiterà
l’anima
più chic.
Per
questo mi “servi” qui:
per
darmene la voglia,
per
darmene il piacere,
per
darmi la voglia ed il piacere
di
pulir e cucinare,
di
pulir e di lavare,
di
stender e stirare,
d’il
meglio preparare
per
festeggiar insieme a Te.
Un
piacer Tu sei
ma
pur per me un dovere,
perché
dover io sento verso Te,
doveri
di cui malamente Tu mi privi.
Chissà
se sol questa volta
non
sei venuta qui,
privandomi
della mia festa,
o
se destinata sei
a
non venire più...
Chissà
se sol questa volta
la
mia Speranza è stata vana
o
se torneremo a frequentarci
come
quando Vivo mi facevi Tu sentir...
Chissà
se rivedere io potrò
quel
tuo Bellissimo Sorriso
ed
il tuo Stupendo Viso,
i
tuoi Meravigliosi Occhi Dolci...
Ed
intanto il mio cuore sanguina
perché
eri la mia Gioia
ed
ancor vorrei che Tu la fossi
mentre
non ci sei.
Il
Ricordo io conservo
del
tuo primo e spero non ultimo
piede
qui,
gelosamente
io
lo custodisco nella mia mente,
anche
se, oltre a Te,
nessun
c’era
che
“soffiarmelo” potesse,
nemmeno
il mio gatto.
Ricordi
la scarpetta verde?!?
A
prender la pizza gigante noi andammo,
“Melino”
e “Tre signori”,
la
torta ci mangiammo
(te
la ricordi?)
che
sciolta s’era innanzi a Te!!!
Per
onorarti dei fior ti regalai
Perché
il mio regalo eri Tu.
E
quella postazione sul divano,
(te
la ricordi?),
nessun
l’ha più toccata,
nemmeno
io:
sarò
sincero, sol una volta!!!
Perché
mi mancavi.
Lo
vedi ch’il mio divano
è
troppo grande per me?
Lo
vedi che questa Speranza,
seppur
Enorme,
è
comunque poca cosa
in
confronto a Te?
E
io ti penso,
mi
chiedo cosa fai,
se
ti ricordi io mi chiedo
ch’oggi
compiuto ho gli anni,
tanto
gli auguri Tu non me li hai fatti.
Mi
chiedo se Tu mi stia pensando,
se
ti ricordi del mio compleanno,
mi
chiedo come sia questo pensier, se c’è,
piacevol,
indifferente, sofferente
o
pieno d’ingiustificato rancor per me.
Che
Dio non voglia…
Casa
mia non ti piaceva,
eppur
si dice che
non
importa dove sei
ma
con chi stai.
E
mi rattristo
ed
il mio cuore sanguina
perché
eri la mia Gioia
ed
ancor vorrei che Tu la fossi
mentre
non ci sei.
E
piove,
come
quasi tutte le volte
in
cui ci vedevamo:
e,
se non pioveva, nevicava,
ma
il Raggio di Sol eri sempre Tu.
Come
ora.
Torna
a casa mia.