Ad
abbracciarti
tornar
io vorrei,
le
tue Braccia son il mio nido,
ed
a veder il tuo Magnifico Sorriso,
per
veder il qual
a
fare l’indicibile disposto io ero.
Tu
lo sai, solo Tu.
La
logica di questo
Tu
non vedi
e
di non averne m’accusi,
la
nobiltà d’animo
Tu
non vedi
d’accettarti
ove ben pochi
o
nessuno sa farlo.
Sono
o non sono con Te?
Celata
sei alla mia vista
ma
non al mio cuore.
Come sempre ti dicevo,
senza
che mai
Tu
d’ascolto mi degnassi,
io
con Te sono
anche
dopo tutto il mal
che
fatto m’hai
senza
null’aver fatto per questo meritare:
quando
bisogno avevo
non
d’una parola di conforto,
non
d’una parola sola,
ma
d’un Abbraccio,
d’un
Abbraccio mai arrivato
che
sarebbe valso
più
di mille parole.
Un
Abbraccio che m’hai Tu negato
ed
al qual, per star bene,
io
aspiravo.
E
io, scemo,
a
star male qui,
qui
dentro il mio petto,
per
un Abbraccio
non
più avuto né arrivato
ma
pur sempre per l’Abbraccio cui tenevo:
il
tuo.
Abbracciami.
Poesia
scritta il 26 aprile 2014
Nessun commento:
Posta un commento