Ed
incontrai’l Sole
sul
mio cammino,
nella
mia vita
già’lla
deriva
dolcemente
s’introdusse
di
Sole un Raggio,
il
più Luminoso,
così
Splendente
e
Contagioso,
e
m’aspettava,
girato
l’angolo,
ché
perso m’ero
in
quella giungla
di
strad’e vie.
Fu’n
dì di Sole
com’oggi
un dì
e
Tu l’illuminavi,
ad
illuminarlo
già
iniziavi
con
i tuoi Raggi,
il
tuo Calore,
col
tuo Entusiasmo,
il
mio Stupore,
con
la tua voglia
contagiosa
di Vita
che
mi passavi,
finché
il Sole
non
hai oscurato.
Nel
mio Ricordo
permane
il Sole,
nel
cor mio triste
permane
ancor
di
Sole un Raggio
incontaminato,
che
scalda tanto
e
rende Felice
senza
scottare
né
me ustionare
com’
hai Tu fatto
spegnendo
il Sole
con
un’eclissi
o
l’interruttore.
Due
anni oggi
passati
sono:
nessun
regalo
codesta
volta,
non
più stavolta
alcun
braccial,
solo
queste
poesie,
profondo
simbolo
del
mio Sincero Sentire,
Sentir
senza
sentire,
di
cui d’allor
Tu
hai fatto ben a meno.
Non
una torta
per
festeggiare,
non
un bracciale
per
Te onorare,
non
il gessato
per
far la mia figura,
nessun
mazzo di fiori
da
mettere sul tavolo,
nessun
biglietto
d’a
Te donare.
Nessun
Bacio
da
poterti dare,
nessuno
Sguardo
da
poter contemplare.
Pur
passerà
e
non importa,
quel
Giorno lodo
alla
faccia di tutto,
e
nel cor mio
e
nella mia mente
gelosamente
lo
conserverò,
dalla
polvere
preservandolo
com’hai fatto
Tu con me,
com’hai fatto
Tu con me,
la
Vita vera
assaggiar
facendomi.
E
non lo so,
senza
sentir
solo lo Sento,
solo lo Sento,
senza
saperlo
se
mal mi farà,
dico
solo ch’era
il
Ben e la Gioia,
non
so fin quando
ma
l’loderò a lungo
senza
mai stancarmi,
conservandolo
nel cor
col
tuo Sorriso genuino,
le
tue Mani addosso a me,
quel
messaggio inaspettato,
aspettando
di riviverti ancor.
Poesia scritta il 27 gennaio 2015