lunedì 19 maggio 2014

Cuore




Volevo solo starti vicino
ed averti vicino,
star accanto a Te
ed averti accanto a me:
null’altro.
Quest’era vita, la Vita,
la mia Vita,
di cui mai mi sono lamentato
ma sempr’e solo
fiero son andato.

Anche se vicini noi non stiamo
ma lontani poi nemmeno,
anche se noi gli opposti siamo,
anche s’alcune cose
cambiato io avrei
se saputo avessi
ch’una fine c’era,
anche se le cose
facili non sarebbero...
dove son le cose facili?

Il cuore
può tutto, non sbaglia mai.
Il problema nasce
se lui s’imbatte in un ostacolo,
se si scontra con qualcosa.
Ma il cuore
ragion ha sempre sulla ragione:
non gli puoi comandar
ma sol obbedire,
non gli puoi rinfacciar nulla
ma sol ascoltarlo.

Bisogna saper parlar al cuore,
conoscer il proprio
per a quell’altrui parlare.
Bisogna sapersi ascoltare dentro
per il cuore altrui poter ascoltare.
Bisogna sapersi amare
senza eccessi
per poter giustamente gli altri amare.
Bisogna esser liberali con se stessi
per di gelosia non peccare.

È quant’io faccio con Te,
quanto di far non ho mai smesso
da quando di vederci
abbiamo smesso.

In Te a creder io continuo,
ho fiducia in me,
e chissà che
questa convinzione
nelle mie capacità,
e nelle tue,
non mi porti,
un giorno,
la Felicità.


Poesia scritta il 17 maggio 2014
e liberamente ispirata all'Inno all'Amore
della Prima Lettera di San Paolo ai Corinzi

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