Volevo
solo starti vicino
ed
averti vicino,
star
accanto a Te
ed
averti accanto a me:
null’altro.
Quest’era
vita, la Vita,
la
mia Vita,
di
cui mai mi sono lamentato
ma
sempr’e solo
fiero
son andato.
Anche
se vicini noi non stiamo
ma
lontani poi nemmeno,
anche
se noi gli opposti siamo,
anche
s’alcune cose
cambiato
io avrei
se
saputo avessi
ch’una
fine c’era,
anche
se le cose
facili
non sarebbero...
dove
son le cose facili?
Il
cuore
può
tutto, non sbaglia mai.
Il
problema nasce
se
lui s’imbatte in un ostacolo,
se
si scontra con qualcosa.
Ma
il cuore
ragion
ha sempre sulla ragione:
non
gli puoi comandar
ma
sol obbedire,
non
gli puoi rinfacciar nulla
ma
sol ascoltarlo.
Bisogna
saper parlar al cuore,
conoscer
il proprio
per
a quell’altrui parlare.
Bisogna
sapersi ascoltare dentro
per
il cuore altrui poter ascoltare.
Bisogna
sapersi amare
senza
eccessi
per
poter giustamente gli altri amare.
Bisogna
esser liberali con se stessi
per
di gelosia non peccare.
È
quant’io faccio con Te,
quanto
di far non ho mai smesso
da
quando di vederci
abbiamo
smesso.
In
Te a creder io continuo,
ho
fiducia in me,
e
chissà che
questa
convinzione
nelle
mie capacità,
e
nelle tue,
non
mi porti,
un
giorno,
la
Felicità.
Poesia
scritta il 17 maggio 2014
e
liberamente ispirata all'Inno all'Amore
della Prima Lettera di San Paolo ai Corinzi
della Prima Lettera di San Paolo ai Corinzi
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