martedì 27 maggio 2014

La chimera




Non me l’aspettavo, m’hai meravigliato,
hai accettato il tesor che t’ho mandato!
Ne sono molto lieto, spero che ti piaccia
e che l’impegno per Te scomodo non sia.

Eppur…

Mi sento diviso in quest’insolita situazione,
alla qual non so qual esito Tu riserverai:
se la lettera leggerai, se la capirai
tua facendola e permettendomi
d’il desiderato rapporto con Te
recuperare.

Ho io Fiducia nelle tue capacità
ma la posta in gioco è molto alta
per lasciarmi dormir sonni tranquilli
e non farmi temer di perderti davvero.

Mi sento diviso in quest’inusual situazione,
quasi quasi com’una singolare chimera:
non so se crederci ma io ci spero,
confidando ch’i miei sforzi
Tu a farsi benedir
non manderai.

Spero che non mi deluderai,
per un’altra delusione non ho spazio:
ci penso meglio e realizzo che ciò che cerco
è il mio riuscir a darti ciò che tutti desiderano:

la Felicità.

Tu puoi capire, mi capivi, insieme ci capivamo:
noi ci eravamo sempre capiti, anche s’a volte
quasi quasi per un nonnulla litigavamo.
Ma le liti con Te eran il pretesto
per far la Pace insieme a Te
in quel modo tanto Bello.

Ho imparato pur questo,
a far la Pace insieme a Te
nel modo Più Bello del mondo
e poi tutto era ancor Più Bello.

Mi sento diviso in questa singolar situazione
e, dulcis in fundo, io penso ad una cosa:
che, se proprio lasciato non m’avrai
la possibilità di farmi da Te capir,
abbastanza non avrò fatto
e me ne pentirò.

Ch’Iddio Lassù non voglia mai
per nessuna ragion al mondo!
Saprò d’abbastanz’aver fatto
sol e soltanto se ti lascerai
di nuovo abbracciare
com’un tempo.

Per questo un definitivo sforzo io ti chiedo
per non farmi mai più sentir diviso
ma unito, solidamente unito in Te:
questa un’eccezione non è,
è per il Bene d’ambedue,
e porrò ancora,

e sempre,
i tuoi interessi
innanzi o insieme ai miei
perché a Te ci tengo veramente.


Poesia scritta il 26 maggio 2014

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