Mi
è sembrato di vederti, stasera,
ovviamente
ad uno svincolo,
un
bivio stradale,
tanto
per “cambiare”.
Mi
è sembrato di vederti,
di
veder in giro l’auto tua,
un
colpo subito m’è preso e,
se
questo fosse stato,
assai
felice sarei stato
ma
pur assai deluso,
ché
stata non saresti
lì
per me:
deluso
dal tuo non sapere pazientare,
deluso
dal tuo non saper perseverare
per
raggiungere di più
e
salir un po’ più su.
Mi
è sembrato di vederti, stasera,
ovviamente
ad uno svincolo,
un
bivio stradale,
tanto
per “cambiare”,
ma
in un’altra città, altrove:
da
che mondo è mondo,
il
mio Mondo è dove ci sei Tu
e
tutte le strade a Te mi portano
sempre
ove giace un bivio.
E,
se fossi stata Tu,
sul
senso io m’interrogo
dell’imbatterci
l’una nell’altro
sempre
più spesso
ove
giace un bivio...
Mi
è sembrato di vederti, stasera,
e
fors’accertarmene dovuto avrei,
scacciato
quest’assillante
e
disarmante dubbio avrei:
la
Gioia di trovarti lì,
lì
non per me ma pur sempre lì,
la
delusion d’ivi trovarti non per me
o
la convinzion di vederti ove Tu non sei.
La
delusion che non fossi Tu stavolta,
che
sol si trattasse d’un’aspirazione mia:
sei
ovunque, ovunque io ti vedo,
perché
ti porto nel cor mio.
Ed
invece passato è il tempo
in
cui arrivavi Tu per me:
qual
Gioia infinita, una Gioia che
mi
manca...
Perché
la tua’ssenza
non
lascia più spazio
alla
tua Magica Presenza,
che
mi disarma.
Ti
vedo ovunque
perché
nel cor mio sofferente
sei
Tu sempr’inconsciamente:
sei
onnipresente.
Poesia
scritta il 13 maggio 2015

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