Ho
sopportato tanto,
sopporterò
anche questo,
anche
se non so per quanto,
anche
se non so se riesco.
Ma
riuscir ci devo,
farlo
per Te e me devo,
senza
null’aspettarmi lo farò:
in
fondo ancor ci spero.
Ho
sopportato tanto,
sopporterò
anche questo,
sopportato
io l’ho sempre
e
l’sopporterò io ancor.
È
un’agonia
questa
mia,
mentr’altre
forme
la
nostr’incomprensione assume:
forme
non volute,
almeno
già da me,
fors’un
giorno pur da Te,
ma
mi chiedo se tal giorno arriverà.
È
un’agonia
questa
mia,
un’agonia
che
non va via
e
che mi strugge
dal
didentro
proprio
laddove
Te
conservo:
in
quel cor
che
forse Tu non vedi,
che
forse Tu veder non vuoi,
incapace
d’altri che Te di fidarti
ed
inducendo me
a
rimetterci sempre più,
perch’il
tempo e le avversità
rinvigoriscono
il mio cieco e sordo
Amor
per Te.
Chissà
se l’apprezzerai,
anche
se temo
s’apprezzato
già non l’hai,
ed
entrambi ci rimetteremo:
Tu
inconsapevolmente,
gli
Occhi bendandoti,
io
consciamente,
soffrendo
sempre più.
Poesia
scritta il 5 maggio 2015
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