Mi
si chiede
che
me ne faccio
d’“Una
come Lei”,
risposta
io non do
perché
la serbo
dentro
me
e
d’alcuna parola
io
necessito
né
di render conto
ad
altri che “Lei”.
Sento
Te
dentro
di me,
anche
se Tu
più
non mi senti,
tantomeno
mi vedi
o
sorridi com’allora,
accecata
dal rancor
per
questo mio error
per
aver sbagliato
anche
Tu verso di me.
Mi
si chiede
che
me ne faccio
d’Una
come Te,
a
me stesso io rispondo
che
come Te
Una
Sola,
ce
n’è
che
poi sei Tu,
solo
Tu,
unicamente
Tu.
Ma
io,
questa
Una,
Una
come Te,
l’Amerei,
d’Amor
la ricolmerei
e
ad Amarla continuerei
per
dar un Senso
a
Tutto Quanto,
nel
Ben e nel male,
come
Le Promisi.
Io,
Una come Te,
d’Amor
la ricolmerei,
ad
Amarla continuerei
perché
il suo odio,
il
suo rancore
suggerisce
che sa soffrire,
dunque
che sa pur Amare,
così
come
io
Amo “Una come Lei”,
così
come io Amo “Lei”.
Così
come io Amo Te.
Mi
si chiede
che
me ne faccio
d’Una
come Te,
semplicemente
io
l’Amerei perdutamente,
letteralmente,
ad
Amarla continuerei
con
tutto il mio cuore
e
con tutto me stesso,
senza
misura.
Poesia
scritta il 7 marzo 2015
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