mercoledì 11 marzo 2015

"Una come Lei"





Mi si chiede
che me ne faccio
d’“Una come Lei”,
risposta io non do
perché la serbo
dentro me
e d’alcuna parola
io necessito
né di render conto
ad altri che “Lei”.

Sento Te
dentro di me,
anche se Tu
più non mi senti,
tantomeno mi vedi
o sorridi com’allora,
accecata dal rancor
per questo mio error
per aver sbagliato
anche Tu verso di me.

Mi si chiede
che me ne faccio
d’Una come Te,
a me stesso io rispondo
che come Te
Una Sola,
ce n’è
che poi sei Tu,
solo Tu,
unicamente Tu.

Ma io,
questa Una,
Una come Te,
l’Amerei,
d’Amor la ricolmerei
e ad Amarla continuerei
per dar un Senso
a Tutto Quanto,
nel Ben e nel male,
come Le Promisi.

Io, Una come Te,
d’Amor la ricolmerei,
ad Amarla continuerei
perché il suo odio,
il suo rancore
suggerisce che sa soffrire,
dunque che sa pur Amare,
così come
io Amo “Una come Lei”,
così come io Amo “Lei”.

Così come io Amo Te.

Mi si chiede
che me ne faccio
d’Una come Te,
semplicemente
io l’Amerei perdutamente,
letteralmente,
ad Amarla continuerei
con tutto il mio cuore
e con tutto me stesso,
senza misura.


Poesia scritta il 7 marzo 2015

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