sabato 4 aprile 2015

Solo per un attimo - La mia Befana




E da Te arrivai con una calza
piena zeppa per Te di cioccolata,
alla nocciola, al latte, extra-fondente
com’il cor che per Te già batteva e fondeva.

Splendeva il sole un anno fa
e ci vedemmo dopo pranzo,
un Raggio di Sole splendeva
in un giorno come questo.

E ci mangiammo il panettone
e t’ospitai sulle ginocchia mie beate,
quel bel giorno coccolarti io potei
per una dell’ultime volte ancor.

E ti dissi che la mia Befana Tu eri
con quelle Labbra al natural da baciare
e quegli Occhi Luminosi e Splendenti
che sol Tu avevi, solo Tu.

E non capisti il significato di tanto,
t’avrei persa di lì a poco sperando,
un gran dolore m’avresti lasciato
senza d’evitarlo il poter.

La mia Befana quel giorno Tu eri,
spazzato via tutte le feste Tu avresti
com’ogni sacrosanto giorno dell’anno
in cui visto avevo gli Stupendi Occhi tuoi.

Inaugurammo l’anno nuovo quel giorno,
visti di nuovo non ci eravamo noi ancora
da quel raggiante giorno a Verona,
breve ma Bello.

Quest’anno non ci sei qui con me,
via la befana tutte le feste si porterà
per tornar ai dì non di festa
come questi

senza Te:

un po’ più a mio agio io sarò
perché, senza Te, festa più non c’è
e saprò di non perdermi niente più,
perché niente più c’è ormai

senza Te.

Eri Tutto, e Tutto via ti sei portata:
come la befana, la mia Befana.
La Più Bella Befana Tu eri,
dentro come fuori la eri,

e nel mio cor Tu tale rimarrai,
seduta sulle mie ginocchia
alle due del pomeriggio,
mentre dolcemente mi sorriderai

ed una ciocca di capelli mi sposterai.
Io ti sorriderò, abbracciandoti,
ricordando che sei stata
solo per un attimo.


Poesia scritta il 6 gennaio 2015

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