mercoledì 22 aprile 2015

Eri Tu




«A domani»:
era bello quando me lo dicevi,
era bello quando me lo scrivevi:
come sarebbe stato
il domani non sapevo
ma dentro me sentivo
che c’era qualcuno pronto
ad affrontarlo insieme a me,
aiutandomi ad affrontare l’oggi:
eri Tu.

Rimpiango il periodo in cui
ogni settimana qualcuno
mi diceva o scriveva «A domani»:
eri Tu,
eri Tu che me lo dicevi o scrivevi
con quell’Entusiasmo senza eguali,
Entusiasmo che non c’è più
e ch’ora è sol un Ricordo
lontano da me sempre più...

Mi sentivo Qualcuno,
perché eri Tu che mi sostenevi,
eri Tu,
facendomi viver Momenti Belli,
Momenti Favolosi.
Quelli accanto a Te,
lasciandoti sostenere
e sostenendo a tua volta me
con quel poco,
che nel mio piccol era Tanto:
era Tutto.

Non m’hai più sostenuto
quando più bisogno ne ho avuto
e di brutto son caduto.
Non m’hai più nemmeno detto
«A domani!»,
non m’hai nemmeno detto
«A mai più...»,
anche se realizzato ho oramai
ch’è quello il concetto tra noi.
O forse no: non più noi...

Questo fa male,
c’è modo e modo
ma quest’è una ferita.
E le ferite non vogliono...
non vogliono ragion sentire:
mal fanno e basta.

Mal mi fai,
ed ancor più mal mi fa pensare
ch’il mal mi fai più grande
con la tua’ssenza
dop’avermi fatto il Ben più grande
con la tua Presenza...
Una persona strategica Tu eri,
sempre la sarai
perch’i ruol relativi sono
e per me significavi
Tutto.

Alla faccia di tal negatività,
a mal volerti io non riesco.
Ancor a credere non riesco
che non ci sei più,
che mai più ti rivedrò.
Ancor a credere non riesco
che più t’abbraccerò,
che mai più m’abbraccerai.

Eri per me la vita,
la Vita allo stato puro,
ed or è come se
m’avesse abbandonato,
perché l’hai fatto Tu.
Te lo dico nei miei Sogni,
a Te bisbigliando nell’orecchio,
e dunque senza entusiasmo,
perché non c’è più la Realtà
dove la Principessa
eri Tu:
«A domani...»


Poesia scritta il 5 settembre 2014

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