domenica 19 aprile 2015

S'eri Tu - L'abbaglio




Un abbaglio,
mentr’io reduce sono
dal tentativo ennesimo
di scacciare ‘sto dolore
ch’agonizzar mi fa
nell’impossibilità
di con Te risolverlo:
un abbaglio che,
risvegliando i Dolci Ricordi tuoi,
immediatamente a Te mi riporta...

Questo fato è strano assai,
a Te sempre mi riporta
s’io d’allontanarmi tento
anche sol un poco,
ma manco mi permette mai
d’averti tra le braccia mie
o farti mia,
unico Desiderio mio,
d’allontanarmi non mi permette mai
ma manco d’a Te avvicinarmi.

E mi chiedo
s’eri Tu,
la guida e la sagoma ed il color
dell’auto eran i medesimi tuoi:
la strada no,
tra tutte quelle strade
che tutte a Te conducono,
e per questo lì io ero in quel momento,
tra tutti gl’infiniti momenti,
mentre Tu passavi.

S’eri Tu.

Ma io contento sono
d’essere lì stato
in quel preciso istante,
com’in quegli Attimi Fuggenti
in cui viverti potevo
e respirarti fin dentro i polmoni miei,
fiero non sarei
di dimenticarti anche sol un poco:
non ce la farei
ch’inculcata Tu sei dentro me.

E di cor io spero fossi Tu
ch’abbagliato m’hai con i fari tuoi
mentr’io lo svincolo prendevo
ed ancor superando Tu mi stavi
come quella volta,
s’eri Tu,
ma fatta non ce l’hai:
sol viaggiar accanto a me Tu puoi,
star davanti o dietro Te non posso
ma sol accanto a Te.


Poesia scritta il 18 aprile 2015

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