venerdì 4 luglio 2014

La foglia




La mia consolazione in questa vita che tanto ti cerca
è magra com’un appuntito chiodo piantato nel muro,
l’invalicabile muro che ci separa da quell’illegittima sera,
segnata dal chiodo del mio Dolce e Superbo Ricordo di Te,
un Dolce Ricordo ch’assai teneramente io custodisco in me.

La mia consolazione è una foglia che trema,
che trema d’una sì debol ma robusta incertezza,
del mio incerto futuro nei Rispettosi Riguardi tuoi
e di gran dolor per la tua non più Magica Presenza
in questa mia stessa vita che solamente a Te aspira.

La mia magra consolazione è una foglia che trema,
che trema del mio nostalgico e Dolce Ricordo di Te.
Essa è aggrappata a questa sottil e flebile Speranza,
alla Speranza di poter un lontano giorno rivedere Te,
di poterti riabbracciar e nuovamente stringer a me.

La mia consolazione è una foglia indifesa che trema,
che trema per la Gioia di veder avverata una Speranza.
La Speranza di riveder gli Stupendi tuoi Occhi Dolci,
come pur il tuo Magico e Superbo Sorriso di Felicità,
di cui vorrei esser la fonte più esclusiva in eterno.

Questa consolazione è una foglia ch’io difendo,
difendo da chi o cosa da Te mi vuol allontanare.
Ti chiedo ardentemente di non desiderare questo,
perché son ora io molto più forte di me stesso
e consapevol Tu sei della mia robusta fragilità

per difendere me stesso ma anche Te, cui aspiro,
oltre ogni dove, oltre ogni quando, oltre ogni perché,
ma non oltre Te o al di là di Te.


Poesia scritta il 3 luglio 2014

Nessun commento:

Posta un commento