E all’improvviso
mi
viene in mente il tuo Viso,
il
tuo Incantevole Viso cui, Tu lo sai,
solo
Tu, io non sapevo resistere mai e poi mai.
I
tuoi Capelli Lucenti come grano
nel
mio Ricordo incorniciano il tuo Splendido Viso,
quel
Viso che m’ispirava Tenerezza sempre più,
Tenerezza
all’improvviso...
E
che mi lasciava a bocc’aperta
mentre
io, rapito, con la mia mano
delicatamente
spostavo dal tuo Viso una ciocca
di
quei Capelli per me preziosi più dell’oro.
Letteralmente,
ma Tu non l’hai capito.
E
ricordo il Dolce Sorriso tuo, ch’ogni volta,
in
ogni modo, io cercavo di suscitare perché Lui,
il
tuo Sorriso, era la Prima Meraviglia del mondo.
Ed
a mente mi tornano gli Occhi tuoi,
così
Dolci e così Belli, la mia Speranza,
e
sto mal a pensar che mi son perso
la
possibilità d’ammirarli nuovamente...
Mi
vieni in mente Tu,
in
questa notte come tante
ma
che buia come tante non è più,
e
ricordo che Tu non eri affatto come tante...
Eri
diversa, Tu, almeno la eri
prima
di quest’assurdità megalomane
che
rende le belle ricordanze tutte vane,
compreso
il Ricordo tuo che non m’ha lasciato.
I
Sogni son Tutto quel che di Te mi rimane
insieme
ai Ricordi che, anche se nostalgici,
sono
superiori ad ogni spiacevole pensiero.
Buonanotte,
sperando di riviverti nei Sogni miei...
Poesia
scritta il 21 ottobre 2014
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