«Che
Bella che sei»,
di
dirtelo non mi stancavo mai
e
te lo dicevo e sempre ripetevo
senza
eccessi né sprechi.
Tu
mi guardavi
con
i tuoi Grandi Occhioni Stupendi
e
conferma mi chiedevi
del
fatto che davvero mi piacessi.
A
volte ti sminuivi
ma
sempre sorridevi
quand’a
Te io rispondevo
che
davvero mi piacevi.
«Che
Bella che sei»,
di
dirtelo non mi stancavo mai,
detto
te l’avrei all’infinito:
la
tua Bellezza era la mia Vita.
E
Tu che mi guardavi
e
Tu che meglio ci pensavi
e
Tu che mi chiedevi
se
davvero quest’effetto mi facessi...
Ed
a Te di sì dicevo
e
pur altro t’aggiungevo.
E
Tu ti sorprendevi,
sempr’a
chiedermi conferma.
Forse
non capivi
o
senz’afferrar Tu mi capivi,
perché
a men hai poi Tu fatto
delle
parole dolci ch’a Te dicevo,
solo
a Te.
Vorrei
che ti mancassero,
vorrei
che Tu aspirassi
a
sentirtele sussurrar di nuovo,
mentre
sulle ginocchia mie beate
seduta
sei alle due del pomeriggio,
altre
volte nel tardo pomeriggio,
più
raramente
ma
altrettanto intensamente alla sera,
Piccoli
Grandi Momenti
rubati
quando Tu potevi,
finché
rubato m’hai
quel
Sogno ad occhi aperti.
Ma
a Te ancor aspiro,
di
dirtelo ho voglia
ancor
un miliardo di volte:
«Che
Bella che sei»,
Ti
voglio ancora.
Poesia
scritta il 24 febbraio 2015
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