mercoledì 1 luglio 2015

Travisarmi




Regna il dolor
ma non c’entra il dottor:
si tratta d’Amor,
non è stato un error.

Errar Tu puoi
sol se volente o nolente
scegli o mal agisci:
nul di ciò ho io fatto.

L’attenzione per comunicar
che necessito di dar
e di ricevere mi plasma nel mio essere,
nel mio di non udente carattere.

Frainteso hai
l’attenzione mia,
per qualcos’altro
facendola passar:

pretesa non era,
malvagità non era,
una colpa nemmeno
ma disagio.

Non era una pretesa.

Se per comunicar
attenzione devi metterci,
essa è innata,
la necessiti

per dir ed ascoltar:
io con gli occhi sento
e propensa esser devi
a me ripetere, farti capir.

Non chiedevo la Luna
a Te ch’il Sole sei,
ma Tu
spontaneamente me la davi,

un’attenzione Tu mi davi
senza eguali:
e con me comunicavi grandemente,
ci sapevi fare

e col blocchetto
e col cellulare
e scandendo
meglio e ripetendo.

L’attenzione tua non pretendevo,
ne usufruivo, Gioivo,
non ti chiedevo
nul che non potessi darmi.

Ed indesiderata
l’hai Tu classificata,
mentre sempre m’accettavi,
ti mostravi alla mia altezza, io alla tua.

Non era una pretesa.

E capito Tu non l’hai,
punendo me col tuo distacco,
obbligandomi a rimetterci e soffrir
quando scelta non ho avuto:

non così Te,
accecata d’odio
e rancor verso di me,
per aver lottato io per Te.

Bastato non t’è illudermi,
farmi di Te Innamorar,
mal farmi star
per un Abbraccio non più datomi,

in alto farmi volar
ed il firmamento toccar
ed infine insultarmi
dopo Tutto Quanto t’ho dato...

Bastato non t’è
esser Qualcuno
d’Importante ed Essenziale
per me.


Poesia scritta il I luglio 2015

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