Questo
Natal
non
sarà per me una festa:
il
mio sorriso ho io smarrito
allorché
ho smarrito Te.
Questo
Natal
di
Gesù sarà la festa:
l’anno
scorso, sì, Tu c’eri,
tutto
l’anno Tu fosti la mia festa.
Fosti
Tu.
Allor
sì ch’era Natal,
fosti
Tu il mio Natale
con
tanto d’albero di festa
con
addobbato il tuo colore
per
potertelo mostrare
e
farti rallegrare:
ogni
qualvolta ti vedevo
era
sempr’un dì di festa.
Lo
scorso Natal
Tu
c’eri e fosti il mio Natale
anche
se non ci vedemmo
e
saltò quel dì di festa:
a
Parigi non andammo,
alle
terme poi nemmeno
ma
lo stesso poi fu festa
perché
Tu c’eri, c’eravamo.
Di
Babbo Natal io ti lasciai
paraorecchie
ed il berretto
ed
i cerini a pupazzetto
per
la Gioia d’ambedue
e così l’albero io feci
ed
a Te un regalo con il cor:
quei
gioielli di tessuto
ch’apprezzasti
assai di cor.
Ma
nessun albero
quest’anno
io farò:
troppa
tristezza nel mio cor
e
far festa io non vo.
Sol
addobbi,
la
ghirlanda ed il presepe
come
quei che ti donai,
sperando
che pur Tu mi penserai.
Ma
è la Speranza fragil assai
come
codesto mio Natal
senza
Te,
senza
l’allegria che mi portavi Te.
Questo
Natal
di
Gesù sarà la festa:
non
sarai pur il mio Natale
ma
di Te scalderò il cor.
Poesia
scritta l'8 dicembre 2014
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