giovedì 16 luglio 2015

Incondizionatamente - La culla




Me lo dicevi,
avevi tanti pretendenti,
tutti’n fila fin al duomo:
dimenticato Tu m’avrai,
quest’il mio timore.

Rifatta ti sarai una vita
di me senza tener conto:
un po’ brucia, fa male ma,
se così fosse,
lieto ne sarei per Te.

E poi mi piace pensare
che possa non esser così,
che sia io a poter sbagliare
quando potuto non ho
far a meno d’a Te pensare.

E, se Tu sapessi che non esiste
ch’io possa dimenticarti,
scinderti dal mio cuore,
forse stupita rimarresti
di siffatta mia Tanta Dedizione.

A me questo Sentimento
spaventa, mi fa paura
per la sua profondità,
perché Più Grande è di me,
che da sol non sono nessuno,

anche se ciecamente mi ci affido
perché mi culla,
dolcemente,
come le onde del mare,
dando un senso al Sentir mio.

E voluto avrei cullare Te,
mia Signora e mia Bambina,
se sol Tu fossi stata
un pochino più morbida con me,
senza quella rigidità che m’ha ferito.

Eppur questa Dedizione
basta a suggerirmi che so Amare
come Tu forse non sai fare,
forse trascurando me stesso
ma di sicuro con tutto il mio cuore:

incondizionatamente.


Poesia scritta il 28 dicembre 2014

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